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Bibliografia Organaria Italiana

Nell’ambito del patrimonio storico-artistico italiano, gli organi storici rappresentano una parte considerevole e per questo gran parte di essi sono tutelati dalla legge alla stregua di opere delle arti figurative, sulla base di precisi requisiti. L’azione di tutela, esercitata dalle Soprintendenze, richiede però una conoscenza dei beni da tutelare; conoscenza che si può acquisire attraverso i censimenti territoriali e la letteratura scientifica (ricerche storico-archivistiche, rilievi tecnici ecc.), così come avviene per qualsiasi altro manufatto di interesse storico-artistico. Tali conoscenze sono state sviluppate e approfondite principalmente da organologi e musicologi ossia da quegli specialisti ai quali le Soprintendenze ricorrono, non disponendo tuttora nei propri ruoli di personale adeguatamente formato in questo specifico settore.
Dopo i pionieristici studi di Renato Lunelli (1895-1967), venticinque anni fa veniva pubblicata ne «Le fonti musicali in Italia. Studi e ricerche» (n. 6/1992) una Storia dell’organo italiano. Bibliografia (1958-1992), sotto la direzione di Arnaldo Morelli, nella quale le sezioni dedicate alla Liguria, Nizza e località limitrofe, Corsica, sono state curate da Maurizio Tarrini. Il notevole incremento, nell’arco di un quarto secolo, delle pubblicazioni scientifiche sull’argomento ha reso necessario un ulteriore aggiornamento per il periodo 1993-2016. Nel 2017 ha visto così la luce la nuova Bibliografia Organaria Italiana, realizzata da 24 collaboratori coordinati da Paolo Giorgi, edita dall’Associazione culturale “Giuseppe Serassi” di Guastalla, su CD-ROM allegato alla rivista «Arte organaria italiana. Fonti documenti e studi», IX (2017). La bibliografia si articola in aree geografiche e, come nella precedente versione, l’aggiornamento della sezione riguardante Liguria, Corsica e Nizza (sezione H) è stato curato da Maurizio Tarrini.
Questa pubblicazione ha come principali destinatari le Soprintendenze, gli Uffici Beni Culturali Ecclesiastici delle diocesi, i restauratori, i musicologi, gli organologi e tutti coloro che operano a vario titolo nel campo dell’organo antico.
Per i futuri aggiornamenti bibliografici è allo studio un database informatico accessibile online con possibilità di ricerca sulla base di filtri e criteri prefissati.

Il progetto è a cura di Maurizio Tarrini